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al testo di rasimaco
Panta rei
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Ti sei aggrappato ad una linea s'è spezzata come un fuscello è rimasto solo un segno.
Ti sei aggrappato ad un sogno un lungo viale da percorrere con la tua anima. Hai voluto credere in qualcosa che ti desse forza e tenacia ti è rimasto solo un rosario da snocciolare la sera ed una casetta sulla collina. La polvere ha quasi cancellato il segno, il sogno è svanito e sul viale neanche un'orma, il rosario è ormai consunto e la casetta sulla collina non ha più neanche un tetto sopra. Pbbl.scrivere-11.11.2019
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rasimaco
- 16/02/2020 22:43:00
[ leggi altri commenti di rasimaco » ]
Ringraziandoti innanzitutto per linteresse mostrato verso ciò che scrivo (che poi sono solo cianfrusaglie, o meglio, un modo come un altro per trascorrere il tempo, descrivendo come queste piccole formiche che ci circondano, gli uomini, si affannino alla ricerca di un qualcosa che poi alla fine dovranno lasciare) specifico che il mio modo di pensare non mi impedisce di "esser vivo", tantè che io "ho vissuto e continuo a vivere" e per me non è per niente un limite. Io osservo e scrivo, proprio come in questo mio testo che è frutto di ciò che io ho rilevato nella vita di un essere umano che per tutta la vita ha inseguito i suoi sogni e poi ... puff! Tutto svanito; tutto qui, come vedi.
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walter mereu
- 16/02/2020 20:42:00
[ leggi altri commenti di walter mereu » ]
hai descritto, come in altri tuoi componimenti, il destino comune agli esseri umani, che è lannientamento, vale a dire la morte, Questo è il tuo pessimismo, che molti o alcuni riconoscono come cifra fondamentale di ciò che scrivi. Tutti sappiamo che si deve morire, sebbene non sia dimostrabile la necessarietà di questo evento. Andrebbe però considerato che non si può morire senza, prima, essere stati vivi, e sta in questo il limite del tuo pessimismo di maniera.
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